Scriviamo il nostro futuro!

PER UNA ALTERNATIVA AL PD E ALLE DESTRE NELLA NOSTRA CITTA’!

La pandemia ha ancor più evidenziato il disastro prodotto dalle politiche attuate negli anni, ha evidenziato che cosa abbia significato l’aver gravemente ridotto l’organico del personale medico e infermieristico e l’aver distrutto il sistema di prevenzione e medicina territoriale, o l’aver mantenuto la Scuola in stato di precariato, con patrimonio edilizio vecchio e insufficiente, classi sovraffollate, o ancora le grandi carenze del welfare con insufficienti interventi di sostegno al reddito e la mancanza di ammortizzatori sociali universali.

La responsabilità di tutto ciò è da attribuirsi sia alle politiche delle destre sia alle politiche del PD e dei suoi alleati. A livello nazionale il Partito Democratico ha approvato leggi che hanno soppresso i diritti dei lavoratori e precarizzato il lavoro (Job Act, abolizione art. 18, Legge Fornero, ecc.), leggi che hanno colpito coloro che avevano diritto alla pensione (Legge Fornero), bilanci che hanno ridotto drasticamente gli investimenti in settori pubblici fondamentali ed in particolare nella sanità con le conseguenze che purtroppo oggi sono sotto gli occhi di tutti, ha operato gravi scelte di privatizzazione di servizi essenziali, ha operato un sostanziale smantellamento dello stato sociale.

In Emilia Romagna la giunta a guida PD ha operato una costante politica di privatizzazione dei servizi, di disinvestimento in ambito sanitario, di cementificazione ed incentivazione del trasporto di merci su gomma (progetto dell’enorme Polo logistico ad Altedo, grandi reti viarie) invece di incentivare il trasporto ferroviario, ha omesso ogni politica abitativa diretta alla realizzazione di un adeguato patrimonio abitativo di Edilizia Residenziale Pubblica, si è fatta alfiere con in testa il Presidente Bonaccini della proposta di autonomia regionale differenziata con la quale vuole dividere il paese e fare in modo che ogni regione gestisca autonomamente servizi pubblici fondamentali quali sanità e scuola (ma non solo) con la conseguenza che le regioni più ricche avranno servizi migliori di quelle meno ricche (filosofia Moratti).

Nel Comune di Bologna la giunta a guida PD ha operato e continua ad operare esternalizzazioni in ogni ambito (si veda ad esempio l’Assessorato alla cultura e la esternalizzazione nelle biblioteche, ma non solo), finanzia costantemente le scuole private sottraendo così risorse alla scuole pubbliche, effettua scelte ambientali insostenibili che spesso sono bloccate solo dall’intervento di cittadini che si associano per evitare scempi urbani (es i Prati di caprara, ecc.), non è in grado di assicurare ai più bisognosi una assistenza adeguata tanto che in una città come Bologna si vive la dolorosissima esperienza di numerosi senza tetto costretti a dormire per strada al freddo. A ciò si aggiungono gli sgomberi degli spazi sociali e culturali della nostra città quali centri sociali ormai divenuti “storici” di diversi quartieri, sostituiti non da nuovi spazi ma dai peggiori progetti di speculazione edilizia.

Con questa proposta il Partito della Rifondazione Comunista, Federazione di Bologna, si rivolge a tutti coloro che sono contrari a queste politiche, a tutti coloro che non rinunciano a pensare ad un mondo migliore e che non si vogliono arrendere.

In questo momento storico c’è bisogno più che mai di persone che non rimangano indifferenti a tutto ciò, di persone che abbiano la voglia di partecipare attivamente alla costruzione di una proposta politica differente. Ed è a queste persone ed a queste forze politiche che ci si rivolge.

Si propone di costruire una sinistra bolognese anticapitalista e antiliberista, ambientalista, femminista, che guardi alla difesa della comunità LGBTQ+, pacifista, un fronte schierato dalla parte delle classi lavoratrici, dell’ambiente e dei beni comuni, un fronte alternativo ai poli esistenti, un fronte alternativo alle destre ed al Partito Democratico e ai suoi alleati.

Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Bologna