Stanotte è morto un ragazzo di soli 22 anni, un nostro coetaneo che veniva da un altro Paese in cerca di un futuro migliore in Italia e che si è trovato nella morsa del lavoro precario, delle agenzie interinali, degli appalti.
Una morsa che lo ha stritolato quando aveva ancora tutta la vita davanti per volontà di quella classe padronale italiana che come già abbiamo visto non ha problemi a far ammazzare una ragazza madre di un bambino per qualche euro in più di profitto. La stessa classe che grida contro i sindacati, gli scioperi e i diritti di chi lavora ogni giorno in nome della produttività e del proprio sporco tornaconto personale.
Ci hanno dichiarato guerra e la stanno vincendo, non diamogliela vinta! Basta morti sul lavoro, basta lavoro in appalto, più sicurezza, più controlli specie nella logistica, settore in cui ad oggi girano i profitti di importanti multinazionali senza scrupoli e nel quale la vigilanza è ancora troppo scarsa. Diamo pieno sostegno a tutte le iniziative sindacali che si intraprenderanno all’interporto ed in altre realtà solidali con la lotta dei lavoratori e lavoratrici della logistica.